La salvezza di Dio passa per l'Amore

Claudia | 20.08.2016

Nel vangelo della domenica Gesù parla della salvezza di Dio. La salvezza per l’uomo non viene dai suoi meriti, dai suoi sforzi, dal fare le cose bene, dal seguire tutte le regole, dall’essere precisi, dai sacrifici.

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La salvezza di Dio nella tua vita non è proporzionata a quanto ti applichi. La salvezza di Dio nella tua vita arriva come un dono, non te la dai da solo. La salvezza di Dio è quella relazione d’amore intima che guarendo la tua profonda solitudine, ti spinge a cogliere l’occasione di volere bene davvero a chi ti sta accanto gratuitamente. La porta di cui parla il Vangelo si riferisce a porte temporali (Don F. Rosini) cioè occasioni che Dio pone nella tua vita per cambiare, metterti in discussione, correggerti, farti maturare e passare da infantile-immaturo-autocentrato-egoista a strumento d’amore, di pace, di gioia per chi ti è accanto. Dono d’amore gratuito e libero all’altro. Questa è la vera realizzazione umana che porta pace e pienezza. Dio è buono e di occasioni nella vita te ne da tante, ma sta a te coglierle ed entrarvi. Porte-occasioni per te di manifestare il suo Amore con atti e parole, così che chi ti vede e ti ascolta, chi è lontano da Dio e non l’ha mai visto, ne odorato, ne toccato, dubita che forse possa esistere davvero!! Siamo nati per amare e per amare devi abbandonare quelle certezze che custodiscono paure infantili, paure che diventano idoli perché PER ESSI sacrifichi la tua vita e le tue qualità. Quando il tuo cuore si annida nella paura, la porta dell’intimità con Dio non la vedi, e se la vedi non la cogli, e se la cogli non la passi. Perché a volte questa porta, questa occasione richiede un cambiamento faticoso, che tocca esperienze dolorose, vissuti intensi e ferite della tua storia. Ti viene chiesto di abbandonare QUELLA PAURA LI, proprio quella la da cui ti difendi di più. Per un momento, se ti apri a questa possibilità sotto c’è il vuoto. Ecco Dio entra proprio in quel vuoto vorticoso e lo riempie d’amore. Ma sei disposto a toccarlo quel vuoto vorticoso per farci entrare l’amore di Dio?! Io a volte no. Io a volte resto bloccata nella paura e preferisco cantarmela e suonarmela da sola. Poi l’esito è disastroso e allora quando tocco il fondo (cosa che per fortuna ogni tanto capita…) allora sono pronta. Pronta a Dio. Pronta a Lui. Quando tocco il fondo sono un VUOTO UMILE (P. S. Tognetti). Pronta per essere riempita. Ora pensa al tuo matrimonio. Pensa alla relazione con tuo marito. Con tua moglie. Nella relazione con lui/lei qual’è la paura più grande con cui ti impedisci di cogliere le occasioni di AMARE l’altro? Rifletti bene su questa paura. Medita su come essa si presenta puntuale ad ogni occasione di volere bene all’altro. La Salvezza passa solo per l’Amore. E l’uomo questo amore non lo può controllare, non lo può misurare, lo può solo RICEVERE! E quando sei stato molto amato nei tuoi molti limiti, peccati, fragilità, allora davvero questo amore con zelo e semplicità lo restituisci. E chi ti sta accanto se ne accorge e intuisce che li c’è Dio. E’ così che spesso chi è cristiano da tanto tempo si adagia nel cammino sentendosi giusto e sentendosi arrivato, e puntando il dito verso gli altri si dimentica di fare verità sul salto di qualità che Dio gli chiede e che egli non ha ancora fatto! E io Claudia Viola, così zelante per la pastorale familiare, corsi qua e corsi la, questo salto l’ho fatto?! No. Forse ancora no. Cammino si, ma salto no. Così cerco di custodire la mia relazione con Dio come se non l’avessi mai conosciuto veramente, come se lo dovessi sempre riscoprire, in attesa di possederlo TUTTO. La stessa cosa in un matrimonio. Cioè questo stesso atteggiamento di custodia deve essere presente nel tuo matrimonio. Essere sposi cristiani non è una garanzia contro la prova più dura e contro le cadute più peccaminose! Tu, proprio tu, che ti senti tanto sicuro, invincibile, intoccabile e che pensi di vivere di rendita io ti dico SVEGLIATI! Custodisci te stesso, prenditi cura della tua anima, della tua psiche, del tuo corpo, delle tue relazioni, della tua vocazione, del tuo matrimonio. Tieni sempre presente davanti a te la verità di te stesso: UN VUOTO UMILE che Dio con la sua Grazia e il suo Amore riempie. E quando sei pieno del Suo Amore, come un bambino svezzato in braccio a sua madre, niente ti spaventa più e pieno di fede e fiducia sei capaci di grandi gesti e grandi parole che non sono farina del tuo sacco. E allora non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me! Signore ti preghiamo. Questa settimana donaci uno sguardo speciale alla nostra vita, al nostro presente: qual’è la porta che ci chiedi di attraversare? Fa che con la forza del tuo Amore possiamo coglierla. Fa che il nostro matrimonio sia la porta privilegiata per IncontraTI e manifestare il TUO AMORE.