Amati

Roberto e Claudia | 04.04.2017

Questa lettera la scrivo a te.

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A te che non ti vuoi bene. A te che non ti vedi, non ti ascolti, non ti accorgi davvero di cosa hai bisogno e di quali sono i desideri veri e profondi del tuo cuore. Scrivo a te che vorresti trovare il coraggio di fare verità dentro di te e ma preferisci vivere una vita raso terra piuttosto che affrontare il dolore delle tue ferite. Lo dico per te. Perché vorrei che spiccassi il volo e che vivessi all’altezza della tua dignità e del tuo valore. Ti scrivo questa lettera perché anche io ci sono passata e ho scoperto che “la pietra scartata dai costruttori è diventata testata d’angolo”. Le mie parole sono dedicate a te che hai una storia di vita con le cicatrici. Lo sai che i nostri genitori sono il primo specchio in cui guardando vediamo riflessa la nostra immagine e su cui costruiamo la nostra identità? La qualità del legame affettivo che abbiamo avuto con loro ci farà sentire sicuri o insicuri, ansiosi e impauriti, oppure distaccati e chiusi al mondo. Quanto è difficile essere genitori. Forse i tuoi sono stati tutt’altro che perfetti. A volte ti hanno amato troppo, o troppo poco. Ti sono stati troppo addosso, oppure ti hanno ignorato. Ti hanno posto condizioni e imposto aspettative in cambio di un amore non proprio gratuito. Ti hanno criticato, attaccato, forse picchiato e offeso, manipolato, forzato, bloccato. Ti hanno detto che la scuola professionale è per fannulloni e se vuoi essere qualcuno devi fare il liceo classico. Devi fare il medico, l’avvocato, l’ingegnere. Devi fare carriera. Fare l’estetista non è previsto. Se vuoi fare il parrucchiere vuol dire che hai problemi d’identità. Ti hanno insegnato a non fidarti, a metterti in secondo piano per gli altri. O forse a fregartene. Ci sono stati momenti in cui si sono presi sincera cura di te, ti hanno incoraggiato, sostenuto, accettato, perdonato. Ma alla fine dei conti, non si sa perché, hanno maggiore risonanza le esperienze negative. In un libro una volta ho letto che per riparare una comunicazione negativa occorrono sei gesti o comunicazioni positive. Immagino che molti genitori questo non lo sanno. Veramente non lo sapevo neanche io che di figli ne ho tre. Ogni giorno sono sicura, non riesco a produrre sei comunicazioni positive per ogni gesto o parola negativa. Per quanto li amo anche l’autostima dei miei figli verrà su sgarrupata. Io che sono il loro specchio che immagine avrò rimandato?! Eppure li amo più della mia vita. Non ti scrivo questo per mettere sul banco degli imputati i tuoi genitori, che per te hanno fatto quello che potevano e ti hanno dato quello che avevano. Tutta la tua storia condiziona profondamente il modo in cui ti tratti, se e quanto ti vuoi bene. E anche se i tuoi genitori non sono riusciti a riempire quel bisogno di amore che porti nel cuore non ti sei rassegnato alla questione e continui a cercare cose giuste nel posto sbagliato. L’infinita fame d’amore ti fa desiderare la vita da cose, persone, situazioni che la vita non la danno. Anzi la tolgono. Cerchi il tuo valore e la tua identità negli altri intorno a te, girando a vuoto e sperando che prima o poi qualcuno o qualcosa ti riempirà. Ti sanerà. Ti salverà. Oggi ti scrivo per dirti che il tuo desiderio di sentirti amato è prezioso, ma la prima persona che ha la responsabilità di occuparsi della questione SEI TU, perché nessuno lo può fare al posto tuo. Se ti ami, se ti tratti con riguardo, se ti procuri cose buone, stai cominciando il VIAGGIO DELL’AMATO. Questo viaggio è un percorso in cui ricordare che esiste un Dio, che ti ha desiderato e voluto. Ti ha creato per amore e ha puntato tutto su di te perché crede profondamente in te, in ciò che sei e puoi fare. Questo Dio si commuove per te e ti ama di un amore infinito. Dio non aspetta che tu sia perfetto per amarti. La tua vita è BENE-DETTA dal Dio che ti ha generato, perchè Lui dice bene della tua esistenza e della tua storia. Dio non ti maledice, sei tu che lo fai, sei tu che a volte ti sopporti. Se cominci questo viaggio potrai scoprire che quel desiderio di essere voluto bene così come sei lo può realizzare solo chi ti ha creato. Preferirai così vivere per sogni altissimi sapendo che ci sono cose che puoi realizzare solo tu. Gesti d’amore che potrai compiere solo tu. Non ti accontenterai più di relazioni superficiali, e darai priorità a cose veramente importanti. Quando ti senti insicuro è perché non ti ritieni il benvenuto al mondo. Perché sei arrogante e non vuoi vedere che hai dei limiti. Ma sei anche sprezzante con te perché non vuoi riconoscere le tue grandi qualità. Ma io lo vedo che ti sei stufato e che vuoi sentirti libero di essere te stesso finalmente e soprattutto vuoi DARE e RICEVERE AMORE! Il problema è che ti vergogni. Perché credi che se le persone che ti danno così attenzione vedessero realmente chi sei… se vedessero la tua parte OSCURA… quel mostro di lava che tieni nelle segrete del tuo stomaco… se lo vedessero se la darebbero a gambe! Lo sai che invece quella parte ha solo bisogno di essere accolta, amata e accarezzata? Quella parte di te è la parte più preziosa di te. La parte preferita di Dio è quella, perché Lui ti aspetta e ti incontra proprio la, per trasformarla in Grazia e occasione. Ma che occasione ci può mai essere in una necrosi. Se hai il coraggio di entrarci e di cominciare un cammino lo puoi scoprire. Non lo puoi fare da solo. Da soli non possiamo nulla! Non basti a te stesso! Pensarlo ti ha portato solo a sprofondare nella tua solitudine e per cercare di smorzarla hai costruito la tua identità a partire da quello che gli altri volevano. Hai tarato i tuoi sogni a partire dal mondo esterno, pensando che facendo contenti gli altri tutto sarebbe andato per il verso giusto e la tua SETE D’AMORE sarebbe stata appagata. Ma da Dio puoi scoprire chi sei e quanto vali, dalle sue Parole puoi accorgerti di quanto sei amato di un amore forte e potente. A Dio non importa cosa hai fatto prima, se ora sei pronto a cambiare direzione. Non contano più le sozzerie che hai fatto fino ad ora se sei disposto a rientrare in te stesso e fare verità. Nel tuo peccato hai sbagliato la mira della tua felicità, ma se sei disposto a prendere la mira giusta e a centrare il bersaglio Dio ha le istruzioni giuste da darti per poterti realizzare davvero. Quando ti senti amato così profondamente allora sei pronto a restituirlo a chi ti sta intorno. Dio è quella mano protettiva dietro la tua schiena, e ti sostiene e ti incoraggia ad andare avanti. Dio sono tutte quelle parole più dolci e soavi con cui, se anche ti dicessero le verità più spiacevoli, ti scalderebbero il cuore per la tenerezza. Da così un così grande Amore non ti sottrarre. E una volta che l’amore di Gesù entra nella tua vita, pensieri, sentimenti e comportamenti, ferite, traumi, mancanze, tutto si trasforma e trova senso. Amore preso e ricevuto. Amàti o àmati.