CHIARA CORBELLA SEI TU

Claudia | 06.10.2017

Quest’anno finalmente mi sono sentita pronta a leggere il libro su Chiara Corbella “Siamo nati e non moriremo mai più”. Non è che abbia deciso io. Un mio carissimo amico è morto e io non lo accetto. Non accetto come è morto. Non accetto il momento e mi chiedo Dio qui dove sta

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All’inizio il libro mi piaceva. Si snodava scorrevole e interessante e forse tutto sommato alla mia portata. Chiara è una ragazza come tante, come me, che ha vissuto le mie stesse esperienze e ha fatto il mio stesso percorso. Assisi, i corsi, i frati, il cammino spirituale, sposarsi in Cristo. Il suo fidanzamento è stato molto provato, ma come spesso capita nella vita, e proprio quando ha accettato di lasciare andare Enrico, a rinunciarvi, ha capito che Enrico, il suo fidanzato, era proprio per lei. Dopo sposati Chiara aspetta un bambino che soffre di una malformazione tale che lo rende incompatibile con la vita. Quando la logica del mondo ti dice di sbarazzarti dei “problemi”, la logica di Dio invece ti propone di trasformare le difficoltà nell’occasione di amare ed essere AMATI DA DIO. Così Chiara non sceglie l’aborto terapeutico come alcuni medici consigliano, ma porta avanti la gravidanza come un dono da gustare, fino a quando il Signore Iddio gli concede questa possibilità. Dio dà, Dio toglie, sia benedetto sempre il nome del Signore. Questo è il ritornello che mi sussurrava il mio cuore leggendo quelle pagine. Anche il secondo bambino di Chiara soffre di una malformazione incompatibile con la vita. Fino al primo figlio c’ero, ma il secondo pure… è proprio accanimento. Il mio cuore è turbato mentre leggo. Gli autori del libro raccontano che le malformazioni dei bimbi non si spiegano e non sono collegate da cause comuni. L’approccio di Chiara è sempre accogliere, stare, attraversare. Non è uno stare da santino profumato al gelsomino, ma un aprirsi profondamente alla volontà di Dio con quella fiducia di figlia che sa di avere un Padre che la ama intensamente. Chiara intuisce che incontrerà una Grazia più grande di quel dolore. Chiara non è altro da me. Chiara è come me. Come te. Le pagine scorrono e fino al secondo figlio perso ci sono, tutto sommato lo posso tollerare. Ad un certo punto però nel mio cuore comincia a serpeggiare la più grande menzogna con cui il demonio tormenta l’uomo: Dio ti vuole fregare! Dio prima o poi ti fregherà! Chiara resta incinta per la terza volta. Una cosa che mi colpisce dei racconti è il desiderio di Chiara di normalità e quotidianità di fronte a tutti quei drammi e quelle prove. Ma Dio non la chiama a questo. La chiama a qualcosa di più grande, qualcosa che spaccherà i cuori, convertirà le persone, salverà tante anime, aprirà all’Amore di Dio un numero incredibile di persone. Il bambino si chiama Francesco. Ha una buona salute. Era ora! Finalmente un po’ di pace. No. Dopo pochi mesi di gravidanza diagnosticano a Chiara un brutto tumore alla lingua, di quelli che vengono ai fumatori incalliti. Ecco lo vedi?! Dio è cattivo. Mentre leggo queste pagine non la sto prendendo affatto bene. Mi chiedo perché il Signore stia permettendo tutto questo senza pietà. La docilità di Chiara mi sconvolge sempre di più. Vive molti momenti di lotta e il dolore lo sente tutto. Ma al centro del suo cuore, della sua anima e della sua mente c’è solo Dio e la ricerca costante della Sua Presenza. Agli occhi del mondo ignorante e anche dei miei, sembra il sadismo di un dio che incontra il masochismo della sua creatura! Non è possibile! Proprio quando le cose sembravano mettersi apposto, ecco la mannaia! Una malattia terminale che destina Chiara alla morte! A meno di un miracolo che questo Dio però non fa. Mi sento veramente tormentata, impotente, arrabbiata. Proprio come mi sento per la morte del mio amico. Questo mi fa capire che la mia fede è proprio piccola e inadeguata. Tanti anni di cammino per non aver capito nulla di Dio, della vita, della morte, dell’amore. Mi sento angosciata. E invece dopo giorni di tormento interiore e di preghiera, in cui ho chiesto al Signore di farmi intuire il mistero della vita di Chiara, arriva nel mio cuore un po’ di pace. E la consapevolezza profonda che Chiara è stata Amata in modo speciale. Che Chiara si è sentita amata in un modo tale che le ha consentito di trasformare la croce in vita, grazia e pace. Cerco nel libro di Chiara una risposta possibile, e sebbene questa risposta non sia arrivata subito, ho capito questo per me: la storia di ogni persona è un mistero grande, in cui i disegni di Dio sono imperscrutabili e incomprensibili. Ognuno di noi è chiamato a vivere la propria storia e a stare dove Dio lo mette, per sentire e rivelare il Suo Amore. Abbracciare le difficoltà e le prove come occasione per sentirsi amati da Lui e per irradiare questo amore a chi ci sta intorno. E quello che ho intuito nelle ultime pagine del libro è che Chiara si è sentita così Amata da Dio da fare quasi invidia, perché lei quell’amore se l’è preso tutto e le porte del paradiso le si sono spalancate per questo. Dio ama tutti allo stesso modo. Ma non tutti si prendono quell’amore. L’Amore, la Grazia e la Pace che Chiara ha ricevuto sono direttamente proporzionali, se non di gran lunga superiori, al dolore vissuto. E’ il mistero dei santi, la cui vita ed esperienza ci sembra così lontana e invece ci parla di ognuno di noi. Chiara è come te. La sua santità sta nel non aver creduto a quella menzogna atavica che il serpente ha messo nel cuore dell’uomo: che Dio è cattivo, che Dio ci vuole togliere qualcosa. Dio è amore e Chiara l’ha capito subito e ha saputo vivere le esperienze di vita più dolorose nella pace e nella gioia. Leggete il libro di Chiara Corbella, ma non pensate alle croci che ha portato lei, pensa a quelle che tu sei chiamato a prendere! Pensa che se come Chiara puoi aprirti docilmente alla storia che Dio permette, scoprirai quanto sei Figlio Amato, e ciò che è amaro si trasformerà in dolce (San Francesco) e il giogo pesante si trasformerà in peso leggerissimo perché Cristo col suo Amore lo porta con te. Ma può esistere un dono più grande di questo?! Può esistere un dono di libertà più grande?! E quando il Signore visiterà la mia storia e la mia vita io saprò accogliere il suo Amore con fiducia e abbandono?! L’augurio che faccio a tutti, soprattutto alle persone che soffrono, ai single che non trovano la persona giusta, alle coppie in crisi: apritevi all’Amore di Dio e credete che lui è Padre Amante.